“Ho scoperto questa corsa nel 2019, e mi sono interessata subito, perché unisce la corsa, di cui sono amante, con la crescita personale, altro tema di cui mi occupo quotidianamente nel mio lavoro.”
Si trattava di un progetto di corsa nel deserto organizzato da Gianni Maccagni di AdvTime in collaborazione con Donna Moderna. Mi ha incuriosita la novità del programma di questa corsa: 80 km nel deserto divisa in quattro tappe, tutta al femminile. Per me era una novità assoluta, perché il deserto è una situazione particolarmente ostica per chi non lo conosce. Insieme all’adrenalina, avevo la paura di andare incontro a qualcosa che non conoscevo. La mia fortuna è stata quella di conoscere Gianni Maccagni che ha organizzato l’evento per Donna Moderna e anche Federico Bertone, personal coach tecnico che conosce bene il deserto.
Mi hanno aiutato già nella prima tappa, dandomi consigli che mi hanno fatto fare una gara dignitosa di cui sono rimasta molto fiera. Tanto che alla quarta tappa dopo 80 km quasi neanche mi sono resa conto di essere arrivata alla fine. È una sfida, prima ancora che con lo sport o il deserto, con se stessi. Ho fatto anche tante amicizie, che sto continuano tutt’oggi. Questa esperienza che ho portato a casa mi ha fatto riflettere molto, tanto che mi sono innamorata di questa gara, 4 giorni a vivere in modo molto più semplice di come siamo abituati, in tenda mangiando il cibo che c’è, accettando quello che offriva il deserto, con le tempeste e tutte le insidie.
Mi sono proprio riscoperta nel fare tutto anche nel quotidiano, a prendere delle decisioni importanti difficili da sola. Io vivo sola con un figlio di 12 anni, e penso che la vita sia un dono da vivere al meglio tutti i giorni. Nel 2020 stavo progettando la mia prima maratona, ma non sapevo dove farla. A ottobre di quell’anno Gianni mi ha contattata perché ci eravamo conosciuti alla gara, ci siamo ritrovati, e abbiamo parlato per l’Irikri Run 2022. Aveva bisogno di promuovere la gara, e io non ho avuto dubbi. Gli ho detto: “Io ti aiuto, non mi importa se saremo in pochi o in tanti. L’importante è fare il primo passo per poter realizzare una cosa molto grande.”
A differenza del 2019, l’Iriki Run 2022 è aperta a tutti, non solo alle donne. Si partirà dal Marocco, e tutti possono iscriversi e si svolgerà dal 3 al 10 Settembre. Vogliamo permettere alle persone di vivere un’esperienza di crescita incredibile. Per quanto mi riguarda, spero che mi faccia ritrovare le energie necessarie per affrontare anche quest’anno, che non sarà meno difficile degli scorsi. Il deserto aiuta anche a ridimensionare tutte le nostre abitudini, a pensare, a pianificare il nostro futuro. Poi in realtà ognuno di noi darà il significato che preferisce, una volta conclusa l’esperienza.
Ad esempio, questo percorso, o comunque avventure simili, le consiglierei anche a manager e a chi gestisce altre persone, come anche i genitori. Io ho fondato l’Associazione no-profit Respira Ancora. Nel deserto, nell’immensità di spazio che c’è, correndo, devi provare a tornare a respirare ancora. È quello che dobbiamo fare anche per tornare nella nostra vita normale. Oltre agli affanni quotidiani, abbiamo subito il Covid, una malattia che toglie proprio il respiro.
Ritengo sia un’esperienza meravigliosa, perché porta a conoscere meglio cosa ci spaventa e cosa invece riusciamo a fare. Quando hai finito, non importa la posizione o il tempo impiegato, sei riuscito a finire un percorso che ti ha dato molto di più di ciò che ti ha tolto. Perché la fatica, il sudore e l’impegno alla fine sono ripagati. Mi ricorderò per sempre le stelle che vedevo le notti passate in tenda, l’ultima tappa in solitaria quando finalmente non mi sentivo più persa, sapevo dove andare e non mi sentivo sola. Grazie a Gianni e Federico, siamo preparatissimi ad affrontare tutto con garanzia di sicurezza. Chi vuole partecipare sa che non sarà mai in pericolo
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