Cuphead e Mugman, due personaggi fantastici con la fisionomia di una tazza, sono i protagonisti di questa avventura cartoonesca che si rifà in modo palese ai cartoni degli anni ’30.
La storia dei nostri eroi inizia un giorno come tanti, sull’Isola Calamaio. Durante una scampagnata, i due gemelli, perdono la via di casa. Nel tentativo di ritrovarla, si imbattono in un casinò, di proprietà di Satanasso Pigliatutto, ma gestito dal suo fedele braccio destro: Re Dado.
Considerando questo incontro un segno del destino, Mugman e Cuphead decidono di tentare la fortuna scommettendo ogni singolo centesimo presente nelle loro tasche. Il coraggio dimostrato viene presto ripagato da una scia di continue vittorie, che destano, però, serie preoccupazioni per le finanze del Casinò. Re Dado non ha altra scelta che informare Satanasso Pigliatutto.
Quest’ultimo, scaltro e determinato a difendere il proprio impero finanziario, proporrà ai due protagonisti una sfida a dadi. Nel caso questi ultimi dovessero vincere, Satanasso cederà loro l’intero casinò. In caso di perdita, però, Mugman e Cuphead dovranno cedergli le loro anime.
Inutile dire che Pigliatutto vincerà quella sfida. Giunto il momento di prendersi le loro anime, però, un’idea pervade la sua mente: un nuovo accordo tra lui e quei due ingenuotti… È qui che inizia la nostra avventura: in cambio del diritto di mantenere le proprie anime, Cuphead e suo fratello Mugman dovranno girare per il mondo sconfiggendo e prendendo le anime di una serie infinita di personaggi che, in debito con Satanasso, si sono rifiutati di cederla
spontaneamente.
Cuphead, sviluppato e pubblicato dallo studio MDHR, è un gioco caratterizzato da un punto di vista tecnico da una grande semplicità. Questo videogame ripropone lo stile di gioco tipico della fine degli anni ’80 in cui si interpreta un personaggio in due dimensioni. Cuphead e Mugman, infatti, potranno muoversi solo avanti e indietro, saltare in alto o scendere verso il basso. La complessità è invece dovuta alla difficoltà dei vari livelli. Nonostante lo stile fanciullesco delle animazioni, infatti, gli sviluppatori hanno riempito i vari livelli di trabocchetti e insidie che faranno dubitare delle proprie capacità videoludiche anche i veterani più esperti.
Cosa interessante è che il giocatore, raccogliendo specifiche monete nel corso dei vari livelli, avrà la possibilità di acquistare potenziamenti per il proprio personaggio. Merita di essere evidenziata la particolarità che distingue CUPHEAD da altri titoli più o meno simili, ovvero lo stile cartoonesco dei cartoni americani degli anni ’30 ben realizzato e capace di immedesimare il giocatore in quelle atmosfere spensierate e innocenti delle animazioni di quegli anni.
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