L’arte ha una grande forza comunicativa e divulgativa, e per qualcuno può rappresentare una vera e propria salvezza. È stato così per Beatrice Brucoli, in arte Beat_B, cantante italiana, che definisce la musica come la sua migliore amica. La musica l’ha aiutata nei momenti più difficili, e attraverso i suoi brani vuole dare lo stesso aiuto a chi soffre.
Beat_B è nata in Brianza, ha 23 anni e la musica la accompagna da tutta la vita. Dopo alcune esperienze importanti, oggi studia Canto Moderno al Conservatorio Verdi di Milano. Inoltre, ha avviato una collaborazione con una casa discografica nella quale scrive e compone i suoi brani insieme al produttore e musicista Antonio Summa.
“Ho iniziato il mio percorso scolastico frequentando il Liceo Linguistico. – Così ha esordito Beat_B – Successivamente ho voluto seguire la mia più grande passione, e ho avuto l’opportunità di partecipare al corso di Musica Dinamica all’Accademia del Teatro alla Scala. È stato un percorso interessante e istruttivo, ho avuto la possibilità di conoscere tanti aspetti della musica a 360°, che nelle scuole normali non si trattano. Oggi studio al Conservatorio di Milano, dove lavoriamo molto, seguiamo lezioni e corsi di vario genere, e dove posso immergermi completamente in ciò che amo.”
Beat_B è prima di tutto una cantautrice: scrive i testi dei suoi brani, di cui compone la musica insieme ad Antonio Summa. Nelle sue canzoni racconta gli aspetti del mondo giovanile che spesso restano nascosti, e di cui nessuno parla, per farli uscire allo scoperto. Attualmente sta lavorando alla realizzazione del suo primo EP dal titolo “Beatrice ed altre storie”, che conterrà in totale 6 brani, tre dei quali già scritti e ascoltabili sul canale YouTube di Beat_B e sulle piattaforme musicali.
“Non saprei dire quando è nata la mia passione per la musica, ma, dal momento che mia mamma è una ballerina, mi sono ritrovata a ballare e ascoltare musica ancora prima di parlare. – Continua così l’artista – So però con certezza che la musica mi ha salvato la vita in più di un’occasione, e per questo tengo così tanto a raccontare nei miei brani la realtà di chi soffre.”
Nelle sue canzoni Beat_B tratta tematiche sociali importanti, come il body shaming, con il brano Curvy Valentina, le difficoltà derivanti dall’adozione, dal momento che lei stessa ha una sorella adottiva dalla Siberia e un fratello adottivo di Mosca, la violenza sulle donne e domestica. Il primo brano, dal titolo “Volo via di qua” parla di bullismo e cyberbullismo, è ispirato alle vicende personali della cantante, e dall’episodio accaduto nel 2013, nel quale la quattordicenne Carolina Picchio è stata spinta al suicidio da comportamenti atroci da parte di suoi compagni.
Il brano è stato presentato in Regione Lombardia durante un convegno nazionale sull’inclusione didattica, è al centro di un progetto per la sensibilizzazione nelle scuole in collaborazione con il Miur tramite l’Associazione Forum Security ed è diventata colonna sonora del progetto BULLOUT. Inoltre, il Comune di Meda ha conferito a Beatrice il premio di Donna dell’Anno 2020 per il suo impegno sociale.
“Penso che la vita delle persone sia un’opera d’arte e che ognuno abbia il diritto di vivere la propria pienamente, focalizzandosi sulle doti e inclinazioni personali, al di là di ciò che dice la gente. Io sono stata vittima di bullismo per quasi tutta la mia infanzia, e quando si subiscono attacchi e violenze di questo tipo, è molto difficile difendersi e crearsi una corazza. Io ho avuto la musica ad aiutarmi, un luogo nel quale rifugiarmi e con cui tirare fuori me stessa, ma non tutti riescono a trovare qualcosa per cui vale la pena andare avanti”.
L’ultimo brano uscito è “Il buio dentro – Hikikomori”, che denuncia la realtà, sempre più diffusa, complici anche il lockdown e la didattica a distanza, dei giovani che si chiudono in loro stessi nelle proprie camere, si isolano socialmente perché sentono di non avere più nulla da dare e ricevere nelle relazioni con gli altri. Beat_B ha le idee ben chiare sul suo prossimo obiettivo, ovvero portare a termine il suo EP. Ma i suoi sogni non finiscono certamente qui e i progetti con la musica sono tanti.
“Un mio grande sogno è aprire una scuola di musica dove poter insegnare. Tutti dovrebbero avvicinarsi alla musica e all’arte in generale, anche chi pensa di non riuscirci. Io stessa soffro di una leggera discalculia, e al primo approccio con la lettura degli spartiti e delle note ho avuto molta difficoltà. Grazie all’esperienza in prima persona potrei dare un buon supporto, come insegnante, a chi si trova davanti a ostacoli simili.”
“In futuro vorrei continuare a scrivere, trattare anche altre tematiche più comuni e leggere nei miei brani, che fanno parte della mia quotidianità. Tutti i pezzi scritti finora hanno stili diversi, dal punto di vista armonico e ritmico, perché mi piace sperimentare. Spero anche che questa pandemia finisca presto, che si possa tornare a fare lezioni e seminari in presenza, e riparta il mondo dello spettacolo, fermo ormai da troppo tempo.”
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